Aggiornato il 19 Apr, 2024
Il matrimonio di Silvia e Mattia non è stato unicamente il naturale decorso di un amore che unisce profondamente due giovani ragazzi, ma è stato anche la celebrazione dell’Amicizia, quella vera, quella con la A maiuscola. Il racconto di Silvia qui nelle pagine del nostro Blog ne è la testimonianza, a tratti commovente, che ci porta quasi a sentire le grandi emozioni di quel giorno. Abbiamo seguito in Atelier la meravigliosa Silvia, una ragazza forte, coraggiosa, sempre con un grande sorriso sincero sul volto.
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Come tutti gli abiti Couture Hayez Atelier anche il suo è stato realizzato su misura: una linea ad A impreziosita grazie ad un particolare pizzo rebrodé con un fiocco sul retro in organza di seta; a completare il Look un velo lungo a una caduta e un anello sempre in organza come coprispalle oltre che la gioia del suo splendido sorriso! Eccola raggiante nel giorno delle sue nozze celebrate a Udine. Silvia e Mattia non sono i soli protagonisti di questa favola moderna, in questa unione anche la Musica (tema delle loro Nozze) è stata davvero protagonista…
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Come è ormai consuetudine abbiamo rivolto anche a Silvia qualche domanda:
- Quali sono le prime cose che ti ricordi di quel giorno e cosa ti ha emozionato di più?
La giornata del matrimonio è esattamente l’opposto della sua preparazione: mesi e mesi a scegliere e controllare i dettagli, ma da quando ho iniziato a prepararmi la mattina , alla fine è durato un attimo. Nessun attimo però è mai stato tanto intenso e ricco di gioia. A dire il vero, l’emozione è iniziata già prima. Nel rispetto della tradizione ero “reclusa” nella suite nuziale per non incontrare Mattia, lo sposo, che in quanto dj, ha pensato di rilassarsi “mettendo su qualche disco” nel loggiato proprio sotto la mia stanza: ho subito capito che fosse lui a suonare e quel gesto per noi quotidiano in quel momento speciale mi ha riempita di gioia e riconferme. Inutile dire che Mattia ha poi fatto ballare anche gli invitati la sera!
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- E’ sempre interessante scoprire come si sono conosciuti gli sposi quindi non possiamo fare a meno di chiederti come hai incontrato il tuo Mattia ?
Ci siamo incontrati grazie alla musica. Frequentavamo la stessa community di appassionati di elettronica e ci siamo a lungo parlati online, prima di conoscerci di persona: naturalmente sotto una consolle! Le nostre prime uscite erano cadenzate da dj set e concerti e la musica, o meglio il vinile, è stato il tema del matrimonio: inviti e partecipazioni, tableau, torta, sottopiatti, tutto era su un vinile e tutto aveva un colore guida, il verde menta.
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Mia sorella ha creato la grafica coordinata e il logo del nostro matrimonio con i nostri nomi, riportato su tutte le creazioni delle nozze, dal sito al libretto della chiesa. Nel tableau, i nomi degli invitati erano riportati sull’etichetta del vinile, uno per tavolo, chiamati con i nomi dei locali e dei festival a cui siamo più affezionati. Ogni sottopiatto in particolare era un vinile con la nostra etichetta al centro e gli invitati lo hanno portato a casa come ricordo. Inoltre, siccome quasi tutti gli invitati venivano da altre regioni, siamo stati molto attenti a far conoscere i prodotti tipici friulani, che sono poi anche quelli della mia infanzia e che Mattia apprezza molto, inserendo le specialità nel menù e donando una grappa come bomboniera.
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- C’ è qualcosa di originale che vuoi condividere sul giorno del tuo matrimonio?
Un’altra grande emozione che è stata la grande riuscita della festa: l’amicizia. Tanti sono gli amici che hanno contribuito operativamente alla nostra gioia e questo ha reso tutto ancora più carico di emozione perchè maggiormente condivisa: chi ha suonato, chi mi ha truccata, chi ha cantato in chiesa, il prete che ci ha sposati, chi ci ha fatto trovare la casa addobbata di notte e una grigliata a sorpresa al fiume il giorno dopo, chi ha attraversato continenti o rinunciato per noi a eventi importanti. Tutti hanno davvero partecipato con un affetto smisurato che ha commosso gli sposi!
Per quanto riguarda l’evento, un momento particolare: il gioco del puzzle. Siccome tanti invitati non si conoscevano, abbiamo pensato di avvicinarli giocando 10 puzzle per 10 tavoli, ogni invitato aveva un pezzo numerato da 1 a 10 e doveva trovare gli altri invitati con lo stesso numero del puzzle per completarlo: è stato fantastico! Abbiamo rotto il ghiaccio per le danze finali con divertimento, risate, nuove amicizie e ai vincitori abbiamo donato un cesto di prodotti locali.
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- Come hai scelto il tuo abito da sposa ? Era quello che avevi sempre immaginato o la scelta ti ha sorpreso ?
Quando è arrivato il momento della scelta dell’abito, ero certa solo di quello che non avrei voluto: niente gonne ampie, niente brillantini o diamanti, niente pizzi. Con cosa mi sono sposata? Un abito tutto di pizzo! Ed è vero che quando indossi quello giusto lo sai, anche le più indecise come me che pensano e ripensano e non decidono mai su due piedi: l’ho confermato il giorno stesso. Il consiglio che do è di fidarsi di chi crea e realizza abiti di mestiere, cercando un atelier di qualità: gli abiti da sposa in particolare sono molto, molto diversi indossati rispetto a quando visti su un appendino e chi li realizza ha l’occhio per capire quello più adatto in base al fisico e alla personalità della sposina. Quindi, secondo consiglio, ascoltare i consigli in atelier e non precludersi niente! Averlo su misura poi fa davvero la differenza, perchè il giorno del matrimonio dell’abito va sentita solo l’emozione e non “l’ingombro”, bisogna sentirsi comode e belle: se non ci si sente non lo si è, e tutto vorremmo tranne che apparire goffe o passare la giornata a sistemarsi un vestito che non segue i nostri movimenti. Questa era una delle mie principali preoccupazioni, che si è rivelata assolutamente infondata con un abito fatto su misura: ho abbracciato e ballato durante tutta la festa, perfettamente a mio agio come se lo avessi davvero cucito addosso.
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C’e qualcosa che avresti fatto diversamente, hai qualche consiglio per le future spose ?
Un consiglio che mi sento di dare è di non “fidarsi” di se stesse, mi spiego: anche se siete maniache del controllo, precise e avete organizzato tutto voi, quel giorno non potete assolutamente fare affidamento su di voi: l’emozione è tanta, i dettagli molti, il tempo vola e sarete cercate da tutti. E’ importante quindi organizzare bene con chi gestisce la location e soprattutto con il catering, che nel mio caso è stato fondamentale: spazi e tempi dell’evento scanditi alla perfezione, gestione degli ospiti nelle varie aree della festa impeccabile. Ringrazio per tutto ciò mia sorella: oltre alle grafiche, è stata fondamentale nella gestione degli ospiti, negli allestimenti, nelle varie scelte oltre che nell’ organizzazione del grandioso addio al nubilato/celibato ma soprattutto è stata una speciale testimone da avere al nostro fianco con cui condividere l’emozione più grande, il nostro immenso grazie va a lei.
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Ti è piaciuto lo stile del matrimonio di Silvia e Mattia? Qui sotto trovi alcuni dei fornitori che hanno reso possibile tutto ciò:
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Foto : Luca Tassotto di Tassotto e Max | Abito Silvia : Couture Hayez Atelier | Allestimenti Floreali : Stefano Della Vedova | Location Ricevimento Villa Gallici Deciani| Make up : Lara Peron di Dessange Istitut Cittadella | Bomboniere: Grappa Nonino
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